I cosiddetti Centimoli erano ampi spazi di alcune centinaia di metri quadrati che potremmo definire oggi “orti” coltivati a verdure varie per essere vendute.
I più ricordati negli anni venti-trenta e fino agli anni ottanta quando si è avuta la fine di questi “orti”, erano quelli della famiglia Di Feola Salvatore che comprendevano lo spazio che attualmente è compreso tra via Kennedy, via P.A. Messuri, Via Cenname e Via S. Lucia e quello che andava tra le attuali Via T. Fiorillo, Via Rocco e Via della Vittoria e fino all’attuale proprietà della famiglia Rocco Vincenzo, il cui figlio Pietro lo ha gestito fino a pochi anni fa. Un altro era situato lungo l’attuale Via Roma e traversa Falchi fino alle abitazioni che si affacciano su Via Varacchi.
In questi “orti” si piantavano tutte le specie di verdure commestibili (rape, zucche, fave ecc.) in quanto i Camiglianesi ne erano grandi consumatori. La pasta veniva quasi sempre fatta in casa. Poche volte essa veniva comprata nei negozi, almeno dalle famiglie dei lavoratori.